Come Migliorare la proria Autostima

da Giu 2024Blog

Autostima, cos’è e come migliorarla.

Qualunque fiore tu sia, quando verrà il tuo tempo, sboccerai.
Prima di allora una lunga e fredda notte potrà passare.
Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento.
Perciò sii paziente verso quanto ti accade e curati e amati senza paragonarti
o voler essere un altro fiore, perché non esiste fiore migliore di quello
che si apre nella pienezza di ciò che è.
E quando ciò accadrà, potrai scoprire che andavi sognando
di essere un fiore che aveva da fiorire.”

Daisaku Ikeda

Sommario

  1. Cos’è l’autostima?
  2. Quali sono le chiavi di una sana autostima?
  3. Quali sono le trappole che abbattono l’autostima?
  4. Strumenti per aumentare l’autostima
  5. Cosa fare ora?

1. Cos’ è l’autostima

L’autostima è l’immagine che ogni persona ha di sé stessa. È il modo in cui ci vediamo e ci valutiamo, e influenza tutti gli ambiti della nostra vita, dal nostro modo di relazionarci agli altri alla nostra capacità di affrontare le sfide della vita, da come affrontiamo un cambiamento alla storia professionale che immaginiamo per noi. Una buona autostima ci fa sentire forti e capaci, mentre una bassa autostima può farci sentire insicuri e poco apprezzati.

2. Quali sono le chiavi di una sana autostima?

    • Conosciti in profondità: la prima chiave per una buona autostima è conoscersi davvero.

      Prenditi del tempo per riflettere su chi sei, cosa ti piace e cosa non ti piace di te, osserva in cosa sei eccezionale e in cosa sei mediocre, cosa ti riesce bene e cosa ti riesce male.

      Probabilmente la tua mente porterà maggiore attenzione a ciò che ti riesce male, ma se hai fatto una bella mappatura di tutti i tuoi pregi e difetti ti sarà facile riconoscere che probabilmente ti stai concentrando principalmente sui difetti, attività normale per l’essere umano ma molto poco funzionale ad avere una buona autostima.

      Il mio suggerimento è di fare una mappatura per iscritto, così sarà immediato vedere tutti i dati in maniera oggettiva, uscendo dal loop negativo della nostra mente, che ci butta giù.

      Conoscere i tuoi punti di forza, sapere quando li metti in atto, osservare le attività per cui sei eccellente, è il primo ingrediente per una sana autostima. Ciò non significa che ci dimenticheremo dei difetti, ma che sapremo riconoscere altrettanta importanza anche ai pregi. Tutte le persone hanno  pregi e difetti, conosci forse qualche persona perfetta in tutto ciò che fa?

    • Fissa obiettivi raggiungibili e realistici: Lao Tzu diceva: “Anche un viaggio da
      mille miglia inizi con un singolo passo”.Certamente è importante avere obiettivi chiari, ma altrettanto importante è che siano raggiungibili e realistici, da poter raggiungere tempo che ogni persona si è dato per traguardarli.

      Gli obiettivi troppo sfidanti ci metteranno sotto stress e probabilmente ci faranno sentire frustrati nella più che probabile eventualità che non riusciamo a raggiungerli.

      E questo ovviamente va a scapito dell’immagine che abbiamo di noi.

      Certamente ha senso definire obiettivi coerenti con il nostro stile di vita, e che ci mettano anche un po’ alla prova, ma che siano raggiungibili nell’arco di tempo definito è fondamentale per non buttarsi giù e rinunciare a priori.

      Piccoli passi verso mete realistiche possono fare miracoli per la tua autostima. Ogni successo, per quanto piccolo, è una vittoria!

    • Circondati di persone che ti supportano: si dice che noi siamo la somma delle 5 persone più vicine a noi, quindi ovviamente vanno scelte bene 🛸.Le persone che ci stanno intorno influenzano molto la nostra autostima, ci possono sostenere e aiutarci a rialzarci quando siamo giù, oltre che mettere molto bene in luce i nostri talenti, che le altre persone di solito vedono molto più chiaramente di quanto li vediamo noi.

      Circondati quindi di amici e familiari che ti sostengono, che ti rappresentano il tuo valore e che credono in te. Evita chi ti butta giù e ti critica senza motivo.

    • Accetta i complimenti: siamo così poco abituati e abituate a ricevere i complimenti che quando arrivano ci mettono in imbarazzo o addirittura a disagio.Osserva se è così anche per te e prova a contenere la tua voglia di minimizzare (che non fa per niente bene alla tua autostima) dicendo semplicemente “grazie”.

      Non c’è bisogno di aggiungere altro, esprimiamo la nostra gratitudine senza svalutarci, e questo aumenta molto la nostra autostima.

    • Impara dai tuoi errori: purtroppo la fantomatica “paura di sbagliare” è talmente radicata nella nostra società da tenerci in scacco. Così le persone hanno paura di sbagliare e non provano a fare nulla di nuovo, e soprattutto nel caso in cui qualcuno commetta un errore diventa un colpo mortale per l’autostima.Ma pensaci bene: conosci qualcuno che non ha mai sbagliato? Probabilmente no, io almeno non ne conosco e ho fatto questa domanda a molte persone intorno a me, senza mai ottenere un nominativo che non ha mai sbagliato. L’errore è umano, anzi denota la nostra voglia di imparare e di buttarci nelle cose nuove, e può essere visto come la principale fonte di apprendimento.

      Se commetti un errore osserva che insegnamenti ne puoi trarre e lascialo andare, senza permettergli di abbattere il valore che ti dai o l’immagine che hai di te. Ogni fallimento è un’opportunità di crescita e un passo verso il successo.

3. Quali sono le trappole che abbattono l’autostima

  • Paragonarsi agli altri: paragonarsi alle altre persone è un’abitudine dannosa che
    ci portiamo dietro dai tempi della scuola.

    I voti attraverso i numeri, o anche attraverso i giudizi degli insegnanti, ci hanno abituato a creare classifiche mentali e a posizionarci rispetto agli altri, nei confronti dei quali siamo ‘meno bravi’ o ‘più bravi’.

    Puoi ricordarti di un voto insufficiente che hai ricevuto, magari cerchiato con il pennarello rosso sul tuo quaderno? Come ti ha fatto sentire? È possibile che tu abbia iniziato a pensare di valere meno degli altri? Che tu ti sia paragonato ai tuoi compagni e alle tue compagne e tu abbia tracciato un profilo di te stesso che poi ti porti dietro nella vita? Il paragone è purtroppo molto presente anche nelle famiglie, nel linguaggio sono purtroppo spesso presenti frasi del tipo: “perché non prendi esempio da tuo fratello? lui si che si applica a scuola…”, oppure “hai visto come tiene in ordine la cameretta tua sorella? lei si che è brava…”, e ancora “hai sentito che tuo cugino si è iscritto al liceo? come mi piacerebbe che lo facessi anche tu anziché dedicare il tuo tempo a correre dietro ad un pallone…” Il paragone (quando ne usciamo sconfitti e sconfitte) certamente va a ridurre la nostra autostima, e ci porta a sentire emozioni disfunzionali come la vergogna, la frustrazione, la svalutazione.

    Confrontarsi continuamente con gli altri è sicuramente una delle trappole più penalizzanti per avere una buona autostima. Ricorda che ognuno ha il proprio percorso e i propri tempi. Concentrati su te stesso e sui tuoi progressi, non su quelli degli altri.

  • Riduci l’autocritica: le critiche possono distruggere profondamente l’autostima. E
    noi spesso siamo i peggiori giudici di noi stessi e di noi stesse.

    Se ci fosse una persona nella nostra vita che ci parla come ci parliamo noi non la vorremmo più vedere, eppure noi stiamo 24 ore al giorno ad ascoltare una vocina nella testa che ci fa notare tutte le volte che sbagliamo, che non andiamo bene, che non
    assolviamo alle aspettative degli altri, etc.

    Quella vocina è il nostro giudice interiore, è interiorizzata e viene dalla nostra storia educativa. Sai cosa vuole dire questo?

    Che non ci siamo nati, che non ci siamo nate! Quindi porta l’attenzione su quell
    vocina e abbassane il volume, in modo da ridurre l’autocritica. Impara ad essere più
    gentile con te stesso o con te stessa, e a trattarti come tratteresti una persona a cui
    vuoi molto bene.

  • Tieni separata persona da comportamento: il valore di un essere umano
    dovrebbe essere infinito, e se proprio vogliamo dargli un numero, da 1 a 100,
    dovrebbe essere sempre 100!

    Anche quando si commette un errore, anche quando non siamo al nostro meglio, possiamo analizzare il comportamento errato e trarne insegnamenti, senza però permettere a questo comportamento di abbattere il nostro valore come persona.

    Purtroppo spesso nella nostra società siamo abituati e abituate a dare un valore a una persona sulla base di ciò che fa, piuttosto che di ciò che è.

    E questo è molto pericoloso per l’autostima. Impariamo molto presto, purtroppo, a definire i parametri con cui ci valuteremo per il resto della nostra vita.

    Implacabilmente. E secondo cui permetteremo agli altri di valutarci. E da questo
    sorge da dentro la potentissima paura di sbagliare.

    Se si sbaglia, se non si riescono a rispettare i parametri che noi, o qualcuno per noi, o la famiglia, o la società, abbiamo definito essere quelli ‘da seguire’, allora ecco che il nostro valore come esseri umani viene intaccato. Come se ciò che una persona è venisse confuso con ciò che una persona fa, come se la sfera dell’essere si confondesse con la sfera del fare, come se la nostra essenza più profonda potesse essere confusa con i nostri comportamenti. 

    Questo genera pericolose conseguenze soprattutto rispetto la nostra vera voglia di metterci in gioco, di cogliere una nuova sfida, di proporci per una posizione o per un progetto al quale ambiamo.

  • Annulla le aspettative irrealistiche: avere aspettative troppo alte può portare a
    delusioni e frustrazioni. È importante essere realistici e gentili con se stessi.

    Nessuno può fare tutto perfettamente, e non c’è nulla di perfetto, nemmeno in
    natura. E in fondo va bene così

  • Negazione dei propri successi e dei propri talenti: spesso, le persone che
    hanno bassa autostima tendono a minimizzare i propri successi e di conseguenza i
    talenti che le hanno permesso di raggiungere quei successi. Impara a riconoscere e
    celebrare i tuoi traguardi, anche quelli piccoli.

    Ogni successo merita di essere festeggiato!

4. Strumenti per aumentare l’autostima

  • Vaso della gratitudine: Scrivi su un foglio ogni giorno almeno tre cose di cui sei
    grato o grata che sono successe in quella giornata. Poi metti la data e inserisci il
    foglietto nel vaso della gratitudine. Questo ti aiuterà a focalizzarti sugli aspetti
    positivi della tua vita.
  • Chiedi i feedback: le persone che ti circondano hanno già visto in cosa sei forte, e
    non vedono l’ora di potertelo dire! Chiedi a loro in cosa sei eccezionale, in cosa ti
    distingui, per cosa ti stimano e per cosa reputano che tu faccia la differenza.

    Puoi strutturare una conversazione verbale o anche un modulo scritto in cui, anche in
    maniera anonima se lo preferisci, le persone possano rispecchiarti il tuo valore. Poi
    rileggi quei feedback ogni giorno, o almeno ogni volta che ti senti un po’ giù, e
    vedrai come rialzano subito la tua autostima

  • Prenditi cura di te: Siamo bravissimi e bravissime a valorizzare le altre persone, a
    riempirle di complimenti e a prendercene cura.

    Ma spesso ci dimentichiamo di noi
    stessi. Trattati come tratti le persone che ami, mettiti al primo posto, persegui le tue
    passioni e rispolvera i sogni. Questo ti darà un bel pieno di energia per valorizzarti
    al massimo.

  • Affronta nuove sfide: esci dalla paura di sbagliare e persegui nuove sfide. La tua
    vita inizia fuori dalla tua zona di confort! Questo ti aiuterà a crescere e a migliorare
    la tua autostima.
  • Cerca Aiuto: Se senti che la tua autostima è molto bassa, non esitare a cercare
    l’aiuto di un professionista che possa valorizzare e sviluppare il tuo potenziale. La
    figura del coach è particolarmente indicata per questo.
  • 5. Cosa fare ora?

    Ti invito a contattarmi per una breve chiacchierata gratuita. Verificheremo insieme se
    sono la persona giusta per te, se ti piace il mio stile, se quello che ti offro può aiutarti a
    incrementare la tua autostima e a darti il giusto valore che meriti.

    Io sono una coach professionista certificata da ICF – International Coaching Federation
    come PCC – Professional Certified Coach. Ciò significa che un ente certificatore
    esterno ha riscontrato la mia esperienza e competenza come coach, cosa che mi
    distingue dalla maggior parte dei / delle coach in circolazione.

    Ho molti anni di esperienza nella guida e nell’allenamento di persone e aziende, e tutto
    quello che propongo l’ho prima testato su di me e ne ho comprovato l’efficacia.
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